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Swadisthan: creatività e conoscenza

Lo Swadisthan Chakra si muove come un satellite attorno al Nabhi chakra e al Void e fornisce il senso dell’estetica, dell’arte, della musica, la capacità di apprezzare e di connetterci con la natura. Controlla l’apparato digerente e genera l’energia dinamica per svolgere lavori fisici, mentali e creativi.

Quando il mondo cessa di essere il luogo dei nostri desideri e speranze personali, quando l’affrontiamo come uomini liberi, osservandolo con ammirazione, curiosità e attenzione, entriamo nell’arte e nella scienza.

Albert Einstein

Swadisthan, creatività e conoscenza

 
È attraverso questo centro energetico che noi possiamo diventare creativi; lo Swadisthan ci dà anche la conoscenza che consente di vivere in armonia con le leggi naturali e di evolvere verso una consapevolezza maggiore.
Con uno Swadisthan in buono stato siamo in grado di esprimere la nostra creatività con amorevolezza ed in tal modo, questa sottigliezza ci rende più sensibili all’intuizione, alla stessa ispirazione che spesso contraddistingue un’opera d’arte in grado di appagare l’occhio ed il cuore.
Questo centro è il supporto indispensabile all’attività del lato destro ed è la fonte preziosa della conoscenza pura.
La qualità della conoscenza, della creatività e dell’amorevolezza sono inscindibili in una persona il cui Swadisthan chakra funziona correttamente.
La conoscenza senza amore è arida ed inutile e l’amore senza conoscenza è sentimentale e cieco; la creatività, senza conoscenza e amore, è solo un’iperattività vulcanica che porta alla collera ed alla sopraffazione degli altri.

Lo Swadisthan e la milza.
Lo Swadisthan, a livello fisico, presiede alle funzioni della milza, del fegato, del pancreas, dei reni e dell’utero.
La milza è un controllore di velocità; essa regola la velocità al nostro interno. Spesso questo Chakra è assai affaticato, soprattutto in occidente, dove il vorticoso ritmo della vita ci sottopone ad innumerevoli sforzi, fisici e mentali e a pressioni psicologiche. E’ dunque importante mantenere un ritmo normale e non saturare l’attenzione.
Tutte le situazioni di panico, di smarrimento o sensazionali si presentano come casi d’urgenza nel corso dei quali la milza produce globuli bianchi in modo eccessivo. Spinta all’estremo, la milza perde il controllo sul suo funzionamento e può scatenare il cancro del sangue (una delle forme di leucemia).

Lo Swadisthan ed il fegato.
E’ ormai di dominio comune l’assunto che il nostro fegato, oltre ad aver la funzione di eliminare tutte le sostanze nocive da noi assunte, nel cibo e nelle bevande, ci aiuta anche ad alleggerirci dal sovraccarico dovuto al continuo bombardamento che i nostri pensieri giornalmente compiono ai danni del nostro stesso equilibrio, della nostra stessa salute.
E’ dimostrato infatti che una persona “fegatosa”, andrà in collera facilmente; il continuo pianificare, progettare e calcolare, unito ad esempio al consumo di alcool, provoca molto spesso l’insorgere di stress, agitazione ed a volte di veri e propri esaurimenti nervosi.
Ed è proprio la mancanza dell’equilibrio del nostro Swadisthan che ci fa ammalare, che ci rende incapaci di sopportare alcunché, che ci fa sentire arrabbiati col mondo intero, che ci fa apparire scorbutici ed irosi, insensibili e cinici.
Questo chakra fornisce energia al fegato, uno dei cui compiti consiste nel convertire le cellule di grasso nello stomaco al fine di utilizzarle per il cervello. Quando si pensa, si consumano energie del cervello che devono poi essere sostituite. Questa sostituzione avviene grazie a questo centro energetico.
Quando si pensa troppo, il lavoro dello Swadisthan aumenta a tal punto che deve trascurare le funzioni di disintossicazione del fegato per cui ogni specie di veleno non è più neutralizzata e espulsa sotto forma di calore.
Come migliorare lo Swadisthan chakra

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Il pediluvio è particolarmente efficace per questo centro energetico: acqua calda per i blocchi sul lato sinistro, fredda per quelli sul lato destro.

Per curare lo Swadisthan sinistro sarà molto utile dare dei bandhan con la candela accesa (mentre ricordiamo di non usare mai l’elemento fuoco per curare il lato destro).
Per rinfrescare lo Swadisthan destro si può applicare del ghiaccio sul fegato: una borsa termica riempita di ghiaccio o un ice pack avvolto in un panno per qualche minuto possono aiutare l’espulsione del calore dovuto alla sua funzione di disintossicazione.
Se lo Swadisthan destro è spesso caldo, bisognerebbe mangiare prevalentemente alimenti di origine vegetale; una cattiva digestione delle proteine animali può generare molte tossine ed in generale alcool, droghe, troppe medicine e troppo caffè danneggiano questo chakra. In questo caso, per aiutare questo aspetto del chakra, si può per un periodo adottare un’apposita dieta per il fegato.
Nel giro di poche settimane, con una meditazione costante possiamo ripristinare l’indispensabile funzionalità di questo chakra e ritornare ad essere veramente noi stessi. La nostra attenzione e la nostra capacità di intervento, che sia artistico o meno, migliorano notevolmente e nello stesso tempo si alleviano la fatica e la pesantezza del lavoro, dello studio e delle responsabilità quotidiane.